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venerdì, 3 Maggio, 2024

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Arte: Apre al pubblico Casa Balla, residenza romana di Giacomo Balla

Dal 26 maggio la casa-museo sarà aperta alle visite guidate, nell’ambito di un progetto curato dal Museo MAXXI. È finalmente a disposizione del pubblico l’appartamento abitato da Giacomo Balla (Torino, 1871 – Roma, 1958), è  tra i primi protagonisti del divisionismo italiano. Diviene poi un esponente di spicco del Futurismo, firmando assieme a Marinetti e gli altri futuristi, i manifesti che sancivano gli aspetti teorici del movimento. Il programma è realizzato in collaborazione con la Soprintendenza Speciale di Roma Archeologia Belle Arti e Paesaggio e con il supporto della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Mic e il contributo della Banca d’Italia.

 IL RESTAURO

Pur riportato agli antichi splendori con un lungo e complesso restauro eseguito sotto la supervisione dei tecnici della Soprintendenza, l’appartamento è sino ad oggi rimasto inaccessibile. Adesso, dopo un accordo stabilito con gli eredi, e grazie al programma Casa Balla. Dalla casa all’universo e ritorno curato dal Museo MAXXI, sarà finalmente possibile scoprire l’ambiente e le opere che contiene. Situato nel Quartiere Prati, al civico 39B di Via Oslavia, si tratta dell’appartamento che il pittore futurista abitò assieme alla moglie Elisa dal 1929 fino al 1958, anno della scomparsa, e dove fino agli anni Novanta hanno vissuto le figlie Elica e Luce. Dal 26 maggio al 24 ottobre è prevista la prima parte dell’attività, che prevede l’apertura ogni fine settimana, con visite guidate su prenotazione per piccoli gruppi. Questa la prima parte dell’attività, ma l’auspicio, come spiega il direttore del MAXXI, Bartolomeo Pietromarchi, è quello di rendere fruibile la casa-museo al pubblico in maniera permanente. Contestualmente alle visite guidate in loco, il Museo ospiterà nella Galleria 5 la mostra Casaballa. Dalla casa all’universo e ritorno, che raccoglie disegni, oggetti, bozzetti, arredamenti, provenienti da Casa Balla, posti a confronto con oggetti di design appositamente realizzati da artisti italiani e stranieri, fra cui Ila Bêka&Louise LemoineCarlo Benvenuto, Alex Cecchetti, Emiliano Maggi, Leonardo Sonnoli e Space Popular.

 

 

Articolo di Niccolò Lucarelli per Artribune

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