Condividiamo la lettera inviata da Anna Maria Comito Presidente della Consulta per le politiche in favore delle persone con disabilità Municipio Roma1 a tutti i referenti istituzionali della Regione Lazio e al Ministro della disabilità con la speranza che dopo l’epidemia del Covid 19 si comincia a formare e sensibilizzare il personale sanitario sui bisogni delle persone con disabilità per dare loro un’assistenza di qualità.
Di seguito la lettera:
Negli ultimi tempi, in conseguenza dell’epidemia del virus Covid19, sono diventati argomento di cronaca le persone con disabilità grave non collaborante e in particolare l’accoglienza delle stesse al pronto Soccorso e nelle strutture ospedaliere ovviamente accompagnate dal familiare Assistente / Familiare caregiver purtroppo non sempre accettato.
Prendendo anche spunto dalle lodevoli iniziative di due Associazioni di volontariato in relazione all’accesso in ospedale dell’ accompagnatore: Familiare Assistente/ Familiare caregiver, la Consulta per le Politiche in favore delle persone con Disabilità del Municipio Roma 1 desidera informare, sempre con spirito di collaborazione costruttiva, su quanto è stato promosso in materia nel corso di questi ultimi anni, alfine di evitare il disperdersi delle forze già messe a dura prova, soprattutto in questo momento, nel campo del volontariato .
Già dal 2014 la Consulta, sensibilizzata anche da episodi accaduti in questo territorio, si è posta il problema sia dell’accesso al pronto soccorso delle persone con disabilità grave non in grado di collaborare alle cure che quello dell’accoglienza ospedaliera fino alla dimissione.
Il primo passo è stato un incontro informativo di sensibilizzazione degli operatori sanitari presso la Casa della Salute di Prati-Trionfale. In seguito, anche con il supporto delle associazioni Co.Fa.As.”Clelia”(Coordinamento Familiari Assistenti “Clelia”) e Alzheimer, in stretta collaborazione con la ASL Roma1 si sono tenuti alcuni seminari per il personale del Pronto Soccorso dell’Ospedale Santo Spirito e del San Filippo Neri.
Successivamente sono state redatte :
- a) la Procedura per l’accesso al pronto soccorso di persone con disabilità non collaboranti nella quale al punto 10 si chiede che la persona con disabilità sia accompagnata dal suo caregiver
- b) le Schede informative per l’accoglienza e la dimissione ospedaliera del minore o dell’adulto disabile non collaborante.
I suddetti documenti sono stati accolti dalla Direzione Generale della ASL Roma1. Sempre nel rispetto dei diritti delle persone con disabilità e del Familiare Assistente/ caregiver, allo scopo di semplificare e di migliorare la qualità dei servizi sanitari/ospedalieri per le persone con disabilità, la Consulta, come già avviene in numerosi Paesi europei, sta lavorando sui seguenti 5 obiettivi :
- Assicurare la qualità e la continuità del percorso di salute;
- Favorire la sensibilizzazione del personale sanitario di tutti i livelli;
- Formare un team di esperti
- Favorire e formalizzare il ruolo del Familiare Assistente durante il percorso di cura ospedaliero
- Sorvegliare l’accessibilità in senso largo della persona con disabilità e del Familiare Assistente.
Convinti che la collaborazione e la condivisione rappresentino due nostri punti di forza più importanti, auspichiamo di approfondire e migliorare tutti insieme; la qualità del percorso sanitario delle persone con disabilità che necessitano di assistenza ospedaliera.
Anna Maria Comito