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venerdì, 13 Settembre, 2024

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Daniele Piccioni al XXV Congresso Mondiale di Filosofia: Un Contributo al Dibattito Filosofico

Daniele Piccioni, autore di saggi e romanzi filosofici, presenterà il suo lavoro intitolato “Plato’s Conceptualization of the Supreme Divine Good: Implications for Christian Theology” (“La concettualizzazione platonica del Bene Divino Supremo: Implicazioni per la teologia cristiana”) al XXV Congresso Mondiale di Filosofia, dal titolo “Philosophy across Boundaries”, che si sta tenendo a Roma presso La Sapienza dall’1 all’8 agosto 2024.

La Presentazione

Piccioni esplorerà come il concetto platonico di eternità immobile possa offrire una spiegazione razionale della Trinità, dell’infallibilità e della santità di Dio. Questo studio si inserisce nel filone di ricerca che cerca di coniugare la filosofia antica con la teologia cristiana, offrendo nuove prospettive e interpretazioni. La presentazione avrà luogo alle ore 9:20 di lunedì 5 agosto presso l’edificio Botanica, Aula Blu 5.

Il Contributo al Dibattito Filosofico

Il contributo di Piccioni al XXV Congresso Mondiale di Filosofia rappresenta un importante passo avanti nel dibattito filosofico e teologico. Secondo la prospettiva sia di Platone sia dei Padri della Chiesa, il concetto di eternità è intrinsecamente connesso al tempo, di cui rappresenta la matrice immutabile. L’articolo di Piccioni parte da questo vertice teoretico per argomentare che, dal punto di vista temporale e umano, l’Essere immerso nell’eternità immobile è necessariamente infallibile, santo, Uno e Trino, e le sue relazioni intra-Trinitarie non possono che mostrare le stesse caratteristiche di quelle intra-temporali.

Attraverso un argomento logico-deduttivo e in totale accordo con la teologia trinitaria, Piccioni dimostra il legame tra “Padre”, “Figlio” e “Spirito Santo” e i concetti di Memoria, Intelletto e Vaticinio (Profezia). Questa relazione spiega in dettaglio il perché dei nomi (Padre, Figlio e Spirito Santo) con i quali Dio Uno e Trino viene definito. Questa nuova interpretazione è stata recensita dall’Osservatore Romano in un articolo del 25 novembre 2012.

Un Nuovo Sguardo sulle “Dottrine non scritte” di Platone e sulla Trinità cristiana

Daniele Piccioni, con il suo lavoro, non solo riafferma l’importanza del pensiero platonico nella teologia cristiana, ma apre anche nuove strade per future ricerche e discussioni, arricchendo il panorama filosofico contemporaneo con intuizioni profonde e innovative. Le sue argomentazioni offrono una nuova chiave di lettura per comprendere la natura di Dio, mettendo in luce l’importanza dell’eternità immobile nella spiegazione della Trinità. Basandosi su Platone, Sant’Agostino e altri Padri della Chiesa, questo lavoro offre una reinterpretazione delle cosiddette ‘Dottrine non scritte’ di Platone, arricchendo la comprensione del Dio Cristiano.

Conclusione

La presentazione di Daniele Piccioni al XXV Congresso Mondiale di Filosofia è senza dubbio un evento di grande rilevanza, destinato a suscitare interesse e dibattito tra studiosi e appassionati. La sua capacità di coniugare filosofia antica e teologia moderna offre un contributo prezioso alla comprensione del divino, mettendo in luce nuove prospettive su concetti fondamentali come l’infallibilità, la santità e la Trinità di Dio.

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