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domenica, 5 Maggio, 2024

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Quel posto fra Veneto e Friuli dove nessuno viene lasciato indietro

Siamo a Bibione, provincia di Venezia, frazione del comune di San Michele al Tagliamento, il fiume che divide le due Regioni del Nord-Est Italia. Siamo quindi in un luogo di frontiera, dove la cultura veneta e quella friulana si sovrappongono, un posto dove è molto facile sentir parlare tedesco per strada, con giovani e anziani che trovano ognuno il proprio spazio per riuscire a vivere una vacanza cucita sui propri bisogni senza sconfinare nelle libertà altrui. Non sorprende quindi che un territorio in cui normalmente abitano poco meno di 2.000 persone in estate arrivi ad esser la seconda spiaggia più frequentata d’Italia, con circa 6 milioni di turisti. Come non sorprende che proprio qui abbia luogo la AeQuilibrium Beach Volley Marathon, competizione sportiva che si tiene ogni anno a maggio, a cui prendono parte 2200 squadre che si esibiscono su oltre 200 campi da gioco allestiti su 120.000 mq di spiaggia, facendo di Bibione il torneo di beach più partecipato al mondo. Non sorprende, infine, che sia questo territorio di confine ad organizzare la prima e unica tappa italiana del Beach ParaVolley, branca del beach volley dedicata ad atleti con disabilità, candidata ufficialmente a diventare disciplina olimpionica per l’edizione del 2028 o quella del 2032.

 

Bibione è infatti la prima meta turistica completamente accessibile d’Italia. Questo risultato è frutto di una sinergia fra tutte le componenti del settore ricettivo che qui convivono: le strutture alberghiere, gli esercizi commerciali, il mondo della ristorazione, le spiagge, le terme, l’amministrazione pubblica. L’obiettivo di raggiungere la totale accessibilità nasce nel 2018 quando la collaborazione fra Village 4 All, associazione che da più di 10 anni si impegna per creare un network di realtà turistiche accessibili, e il consorzio di Bibione ha dato vita al progetto Destination for All – Bibione.

 

Con realtà accessibili si intende spazi che possano essere facilmente utilizzati da chiunque abbia esigenze differenti rispetto a persone normodotate. Si parla anzitutto di persone che presentano disabilità di tipo fisico o cognitivo, ma anche di mamme in gravidanza, genitori con passeggini, soggetti da disturbi del comportamento alimentare o anziani con difficoltà motorie. La definizione di “accessibile” è quindi talmente ampia rispetto al concetto che spesso gli viene affibbiata che arriva a comprendere dieci milioni di persone in Italia, ovvero un cittadino ogni sei. E Bibione e le sue componenti hanno deciso di rivolgersi a questo cittadino perché, mentre la mancata inclusività rende impossibili, o quantomeno più faticose, le azioni quotidiane, l’accessibilità non lascia indietro nessuno. Bibione, quindi, non toglie, ma aggiunge possibilità e capacità di vivere con facilità ogni momento del vivere quotidiano per tutti e tutte.

 

Ma di cosa si parla quando si fa riferimento al turismo accessibile di Bibione? Vanno sicuramente citati gli 8 km di spiaggia raggiungibili da tutti, grazie alla presenza di pedane che facilitano l’accesso al mare, alle piazzole e ai chioschi sulla spiaggia. Così come vanno menzionate le lunghe piste ciclabili che permettono, a chiunque ne abbia voglia, di recarsi dal faro di Bibione fino al Bibione Pineda, ovvero i due estremi della località veneta. Non si può poi non far riferimento alla presenza di un centro dialisi a pochi passi dal mare, fornito con sei postazioni che operano anche durante la fascia serale, rendendo possibile a chi soffre di problemi come diabete e insufficienza renale di godere di una giornata di mare. Per restare in tema servizi, il Comune prevede la possibilità di spostamento verso stazioni ferroviarie e aeroporti circostanti con mezzi inclusivi. Infine, il settore ricettivo sembra all’avanguardia rispetto a molte altre mete turistiche e non. Già prima dell’inizio del progetto Destinitation for All, le strutture di Bibione presentavano un numero di camere accessibili doppio rispetto alla media nazionale (7.3 contro 3.5). Molte camere a Bibione curano dettagli a cui spesso ci si dimentica di fare attenzione, come ad esempio l’altezza di uno specchio o l’ampiezza della doccia, ma anche lo spazio di passaggio fra il letto e un mobile, l’assenza di gradini e la versatilità degli oggetti che riempiono l’ambiente di soggiorno, come ad esempio maniglioni a scomparsa e seggiolini reversibili.

 

Dove vive bene una persona con disabilità, viviamo meglio tutti”. Questo è il motto di Village 4 All che Bibione ha fatto proprio nella pratica, offrendo a tutti quanti benessere e relax, senza lasciare nessuno indietro. 

VALERIO D'ANGELI & VALERIA ZANATTA

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