17.8 C
Roma
lunedì, 29 Aprile, 2024

fondato e diretto da Paola Severini Melograni

Le potenzialità del nano-disordine nella diagnostica del diabete mellito

Ricercatori dell’Istituto per la microelettronica e i microsistemi (Imm) del Consiglio nazionale  delle ricerche di Roma, in collaborazione con colleghi della statunitense Johns Hopkins University,  hanno realizzato un biosensore in grado di identificare un nuovo indicatore glicemico per la  rilevazione della patologia, fornendo così un metodo di rilevazione precoce e alternativo rispetto ai  sistemi tradizionali. Il sensore, descritto sulla rivista Advanced Healthcare Materials, sfrutta le  potenzialità di una matrice disordinata di nanofili di silicio rivestiti di argento 

In alcune persone affette da anemie, insufficienza renale o patologie legate alla sintesi  dell’emoglobina nel sangue (emoglobinopatie), la rilevazione del diabete mellito mediante la  tradizionale tecnica del prelievo di gocce di sangue può rappresentare un problema.  Nasce così, dall’esigenza di implementare nuovi strumenti diagnostici da impiegare in tutti quei casi  in cui non è possibile misurare la tradizionale emoglobina glicata (HbA1c), l’innovativo biosensore  messo a punto da ricercatori dell’Istituto per la microelettronica e i microsistemi (Imm) del Consiglio  nazionale delle ricerche di Roma, in collaborazione con colleghi del Department of Mechanical  Engineering della Johns Hopkins University (Baltimora, Usa).  

L’importante risultato è pubblicato sulla rivista Advanced Healthcare Materials: tale sensore,  caratterizzato da elevata sensibilità e selettività, permette l’identificazione di un nuovo indicatore  glicemico, l’albumina glicata (Ag), sfruttando le potenzialità di una matrice disordinata di nanofili di  silicio rivestiti di argento. 

“L’applicazione biomedica dei nanomateriali in ambito diagnostico è una delle più grandi novità  scientifiche degli ultimi anni: grazie all’intrinseca capacità di interagire su scala nanometrica con  sistemi biologici – quali ad esempio virus, batteri, cellule, proteine e Dna- i nanomateriali sono capaci  di “catturare” e tradurre informazioni chimico-fisiche non rilevabili attraverso una diagnostica  tradizionale”, spiega Annalisa Convertino (Cnr-Imm), tra i firmatari dello studio. “Se utilizzati come  sensori, hanno le potenzialità di individuare nei fluidi biologici la presenza di molecole marcatrici o  frammenti di DNA in concentrazioni molari molto basse, favorendo così l’elaborazione di nuove  metodologie per una diagnosi precoce delle malattie e per l’individuazione e la valutazione di terapie  farmacologiche personalizzate”. 

Negli ultimi anni l’albumina glicata è emersa come un valido indicatore glicemico alternativo  estremamente utile non solo in presenza di patologie ematologiche, ma anche nell’analisi e nel  controllo dei cambiamenti rapidi della glicemia, ad esempio dopo l’inizio o la modifica di una terapia. 

Mussi e Luca Maiolo per Cnr-Imm, e da Ishan Barman e Debadrita Paria per la Johns Hopkins  University. 

“Il biosensore sfrutta la sinergia tra la ridotta dimensionalità dei nanofili e la loro disposizione  disordinata. In questo modo infatti, da un lato le biomolecole di albumina glicata contenute in un  campione biologico sono efficacemente intrappolate nella matrice di nanofili, dall’altro si aumenta  l’interazione del campo elettromagnetico presente tra le nanostrutture e le biomolecole, amplificando  così la risposta del biosensore”, aggiunge le ricercatrice. 

I risultati della ricerca aprono la strada ad una metodologia diagnostica del diabete mellito rapida,  predittiva ed utilizzabile in tutti quei casi per i quali non è possibile applicare la diagnostica  tradizionale. 

Il lavoro è stato supportato, per la parte italiana, dal progetto congiunto “Scalable nano-plasmonic  platform for differentiation and drug response monitoring of organ-tropic metastatic cancer cells”  (US19GR07) finanziato dal Ministero degli affari esteri e della collaborazione internazionale (Maeci)  nell’ambito de Programma di cooperazione scientifica e tecnologica Italia-Usa 2019-2021.

ARTICOLI CORRELATI

CATEGORIE

ULTIMI ARTICOLI