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venerdì, 17 Maggio, 2024

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Un 8 marzo insolito

Lascia marito per coccodrillo — Il Telegraph, sempre prezioso, dà notizia dell’australiana Vicki Lowing che, d’avanti all’ultimatum del marito “O il coccodrillo o me”, ha preferito tenersi il primo. Lei spiega la scelta, che ha portato poco dopo al divorzio, così: “I mariti possono badare a se stessi, ma il mio coccodrillo non riesce a prepararsi i pasti da solo”. La donna, un’infermiera di 52 anni, dichiara che il rettile – lungo un metro e mezzo e dal nome di Johnie – “è come un figlio per me”. Infatti, divide il letto con l’altro suo figlio, il 13enne Andrew, un essere umano. A un certo punto si è scoperto che la bestia, malgrado il nome maschile, era nei fatti una femmina. La Sig.ra Lowing si descrive come “segretamente estasiata” dalla notizia: “Avevo sempre voluto una figlia”. (link)

‘Certo caro, come vuoi…’ — L’americano True Crime Report dà notizia delle Sig.ra Valeria Jenkins che, quando il marito Robert ha minacciato per l’ennesima volta di suicidarsi, ha pensato bene di andare a prendere la sua pistola e di lasciargliela comodamente accanto sul divano. Il Sig. Jenkins, svitato e non del tutto sobrio, ovviamente ne ha fatto uso – altrimenti non staremmo qui a parlarne. Non è in dubbio che sia stato lui a tirare materialmente il grilletto. La donna però verrà processata per omicidio colposo a causa dello “scarso rispetto dimostrato per il valore della vita umana”. Si è dichiarata non colpevole e parrebbe avere dalla sua parte una buona fetta delle casalinghe americane. (link)

Strangola pitbull perché invidioso — L’americana ABC News riferisce dell’arresto del Sig. Vladimir Struk di St. Petersburg, Florida, per avere strangolato a morte il pitbull di sua moglie. A suo dire, il cane viveva meglio di lui e pertanto, accecato dall’invidia, lo ha ucciso con un laccio di plastica attorno al collo e poi buttato nella spazzatura. Struk e la sua signora, Svetlana, sono dei “separati in casa”: una casa in cui si direbbe che l’uomo contasse poco in quanto la sua obiezione allo stile di vita del povero cane è che all’animale – di nome Barry – era permesso mangiare la carne e anche dormire sul divano. A lui no… Resta in galera in attesa del processo. (link)

Le donne amano di più le scarpe — L’inglese Daily Mail riferisce di una ricerca che conferma ciò che molti maschi hanno a lungo sospettato: alle femmine importano più le calzature che i loro uomini. Risulta infatti che su un campione di mille donne inglesi, il 92% è stato in grado di ricordare le prime scarpe acquistate con i propri soldi mentre solo il 63% è riuscito a dare un nome al ragazzo con cui hanno scambiato il primo bacio. Come se non bastasse, il 96% delle inglesine ammette di essersi pentito di avere buttato un paio di calzature, ma solo il 15% ha provato rimorso per avere scaricato un boy friend. Secondo il responsabile dello studio, Glendon Lloyd: “Si immagina sempre che le donne conservino le vecchie lettere d’amore in una scatola di scarpe, ma in molti casi sono le scarpe stesse a essere più importanti”. (link)

Molla marito per ‘Guantanamo’ — L’Agence France-Presse riferisce di una donna saudita che ha chiesto il divorzio dopo avere scoperto per caso che il nome convenzionale che identifica le sue chiamate sullo schermo del telefonino del marito era “Guantanamo”. Evidentemente irritata per il fatto di essere rappresentata con una parola che è sinonimo – particolarmente nel mondo arabo – di lunga detenzione e tortura, la donna ha chiesto di porre fine a un matrimonio durato 17 anni. Ha fatto comunque sapere, confidando il suo pensiero al giornale saudita Al-Watan, che potrebbe anche accettare un generoso indennizzo in contanti al posto della separazione. (link)

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