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sabato, 4 Maggio, 2024

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“Ridiamo l’onore a Del Turco”

Su Il Riformista di ieri, un articolo a firma Gian Domenico Caiazza, dal titolo “Ridiamo l’onore a Del Turco”. Battaglia che sosteniamo come Angelipress e di cui riportiamo l’editoriale di prima pagina per ricostruire la vicenda.

“Forse qualcuno nel mondo politico si è svegliato. E si è reso conto che un Senato che decide di togliere la pensione da parlamentare (quella che tecnicamente viene chiamata vitalizio) a uno dei suoi esponenti più prestigiosi, è un Senato che finisce per perdere il suo stesso onore. Tanto più che l’ex senatore vittima di questa decisione, odiosa e illegale, e cioè Ottaviano Del Turco, il mitico vice di Luciano Lama in Cgil negli anni ruggenti. Oggi è malatissimo, è chiuso in casa travolto dall’Alzheimer, dal Parkinson e da un tumore. La decisione di sottrargli il vitalizio peraltro è del tutto illegale. Si basa su una norma approvata nel 2015 mentre il presunto reato di Del Turco risale a quasi dieci anni prima. Lo hanno punito sfidando apertamente la Costituzione (articolo 25: nessuno può essere punito se non in forza di una legge in vigore al momento del reato). A contestare la decisione dell’ufficio di Presidenza (assunta la settimana scorsa e denunciata dal Riformista) è stato soprattutto il Pd, che lo ha fatto con una dichiarazione congiunta di tre suoi senatori, tra i quali il capogruppo (Marcucci, Pittella e Parrini), e con una dichiarazione della senatrice Anna Rossomando. Poi sono arrivate le prese di posizione, indignate, di alcuni socialisti appartenenti a vari partiti (o a nessun partito), tra i quali Riccardo Nencini (presidente del Psi) e Claudio Martelli. Infine la dichiarazione di Mario Giro, di Forza Italia, che si è associato alle posizioni di Marcucci. Naturalmente tutte queste sono buone notizie. Dicono che anche in Parlamento, e nella politica, esistono ancora delle menti libere e in grado di ragionare. E anche persone che nel petto, invece di un’ascia, tengono il cuore. L’iniziativa del Senato di levare il vitalizio a Del Turco, era orrenda per tre ragioni. La prima è il suo carattere vistosamente illegale. La seconda è la ferocia antiumanitaria, la scelta di aggredire una persona malatissima, e non una persona qualsiasi ma uno dei pilastri politici degli ultimi 20 anni del novecento in Italia. E infine era orrenda perché chiunque ha seguito un po’ la vicenda giudiziaria di Ottaviano Del Turco sa che è innocente e che è caduto in una vera e propria congiura, come racconta, nel suo articolo, l’avvocato Gian Domenico Caiazza”.

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