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venerdì, 17 Maggio, 2024

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Brescia: nella zona Ovest della città un nuovo spazio verde con piante ornamentali, erbe officinali, un laboratorio didattico e l’ortoterapia

Non un semplice orto, nè un frutteto bensì un «brolo solidale» è ciò che sorgerà in via Arimanno, zona ovest di Brescia, grazie ad un patto di collaborazione tra Comune di Brescia e Auser Insieme Oltremella», a cui hanno aderito enti e realtà del territorio affiancati da partner come Ospedale Civile e Fondazione Asm. Davanti all'area verde prescelta  è stata apposta la firma del patto di collaborazione tra le diverse realtà coinvolte.  

Sarà, ha precisato l'agronomo Ocildo Stival, «quello che i Francesi chiamano jardin fruitière e che per la tradizione contadina bresciana è  il “brolo”. Quindi una zona verde che comprenderà un'area ornamentale verde, aiuole di specie ortive e altre officinali, un orto e un laboratorio didattico, uno spazio per l'ortoterapia».

«Un sogno nato dagli incontri dedicati all'ortocultura fatti l'anno scorso all'Auser Insieme Oltremella – ha precisato il presidente Mauro Pedroni – e che si è trasformato in progetto grazie alle tante adesioni raccolte».

Chi volesse dare una mano può segnalare la propria disponibilità scrivendo a: auseroltremella@gmail.com  e aggiungersi alla «fitta rete di soggetti che daranno vita a questo progetto che proprio nel fare rete ha il suo valore aggiunto – ha commentato Marcello Scutra, del Punto Comunità Chiusure -; ci saranno con noi anche i migranti del centro di accoglienza che sorge proprio in quartiere e che in tal modo faranno pienamente parte della comunità».

Il patto disciplina la gestione del progetto che «è un bellissimo esempio di cittadinanza attiva», ha precisato l'assessore al verde Fabio Capra. Nello specifico, si legge nel testo siglato si «prevede la realizzazione di un orto solidale didattico e terapeutico sulla superficie di circa 1/3 dell'intero lotto nella parte prossima alle scuole, proponendo un modello produttivo in chiave solidale e di gestione sostenibile a favore della comunità del quartiere, coinvolgendo associazioni, scuole e altri soggetti; la restante parte del lotto sarà mantenuta a prato stabile».


Fonte:  Brescia Oggi

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