Nell’immaginario comune la persona con disabilità è rappresentata su una sedia a rotelle, oppure con altre evidenti caratteristiche fisiche ma non sempre è così: nel mondo una persona su sette vive con una disabilità, di queste, l’80% sono visibili e più di 1 bilione di persone vive con una “Hidden disability”.
Spettro autistico, ansia, ADHD, endometriosi, diabete, Morbo di Chron, demenza, schizofrenia… queste sono alcune delle “Hidden Disabilities”, cioè le disabilità nascoste o disabilità non visibili. Possono essere mentali, fisiche o neurologiche, molte persone hanno anche una combinazione di menomazioni e condizioni sia visibili che non visibili.
Nonostante le problematiche siano invisibili, questo non vuol dire che siano meno impattanti nella vita personale, professionale e sociale, eppure coloro che hanno delle disabilità non visibili possono cadere spesso vittime di stigmatizzazione e fraintendimenti andando incontro ad isolamento, penalizzazioni di carriera, auto-emarginazione…
In fila al supermercato, sui mezzi pubblici, in attesa, fuori da un negozio, devono dare spiegazioni e giustificarsi in quanto manca la consapevolezza delle difficoltà che incontrano nel compiere semplici azioni.
Questo, non è un problema di pochi in quanto molte di queste patologie possono insorgere nel corso del tempo come per esempio, per il naturale invecchiamento.
Proprio per aumentare la consapevolezza riguardo a questa tematica, l'aeroporto di Gatwick e Hidden Disabilities, in collaborazione con altri ETS, nel 2016 ha creato il Sunflower Lanyard, un laccetto verde con stampati dei girasoli che ha la funzione di indicare discretamente alle persone intorno a sé (incluso lo staff dei negozi o aeroporti, colleghi…) che si potrebbe aver bisogno di assistenza, supporto, comprensione o semplicemente un pò più di tempo.
L’uso di questo strumento è volontario, non si necessitano diagnosi o autorizzazioni speciali per l’uso e si possono reperire gratuitamente presso alcuni esercizi o comprarli online sul sito ufficiale: https://hiddendisabilitiesstore.com/ .
Ad oggi, questo simbolo è riconosciuto globalmente in un'ampia gamma di settori, che vanno dalla vendita al dettaglio, ai servizi finanziari, ai trasporti, comprese le compagnie aeree e gli aeroporti, i viaggi e il turismo, oltre a oltre 450 università, scuole e college, tutta la rete ferroviaria del Regno Unito, parchi a tema, supermercati , strutture per il tempo libero, assistenza sanitaria, servizi finanziari, servizi di emergenza, teatri e oltre 350 enti di beneficenza.
Il girasole è stato lanciato localmente in Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Regno Unito, Emirati Arabi Uniti e Stati Uniti.
Mark De Laurentis, Direttore della Direzione Tutela dei Diritti dei Passeggeri presso ENAC – Ente Nazionale per l'Aviazione Civile, ha parlato di questo argomento sulla rivista “Gente”.
“Si tratta di un segnale: chi lo indossa dichiara di soffrire di una disabilità. Non tutte sono infatti visibili ma non per questo le persone che ne soffrono non devono ricevere aiuto. In Italia, anche diversi aeroporti (Trieste, Ancona, Napoli, Venezia e Treviso) hanno accolto questo simbolo […]”. Conclude infine, “come Ente Nazionale per l'Aviazione Civile abbiamo particolarmente a cuore i passeggeri con disabilità. E abbiamo uniformato le pagine internet per richiedere assistenza offrendo anche la possibilità di visite all'aeroporto per consentire agli autistici di familiarizzare con il nuovo ambiente”.
Fonte: Gente
https://hiddendisabilitiesstore.com/
https://www.diversity-management.it/2021/12/03/disabilita-invisibile/
