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domenica, 5 Maggio, 2024

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“La penisola del Sinis è accessibile a tutti!” di Daniele Cardia

Mare cristallino, azzurro smeraldo, spiaggia sabbiosa e incantevole in una delle località più suggestive dell’Isola. Le spiagge della penisola del Sinis, nella costa occidentale della Sardegna, sono prese d’assalto da migliaia di residenti, turisti stranieri e locali, ogni anno. Il comune di Cabras in provincia di Oristano, nel 2022, ha inaugurato dei servizi accessibili gratuiti per persone con Disabilità in tutte le spiagge del suo litorale.

Ma per saperne di più, noi abbiamo incontrato il simpatico Sindaco del comune oristanese, Andrea Abis.

Buongiorno Signor Sindaco, quali sono questi Servizi?

«Sono tutti quei servizi, che un comune che aspira ad erogare servizi balneari deve avere oggi. Noi dobbiamo fare in modo che, le spiagge, il litorale, il mare, siano disponibili anche, per le persone con maggiori difficoltà. Come una disabilità motoria, in questo caso, perché ha certamente bisogno di piccoli accorgimenti, senza i quali, un utente non è possibile che possa accedere all’acqua»

Quali sono questi Servizi?

«Spesso, ci si lamenta tanto, ma in effetti sono semplicissimi. Sono poche cose. Si tratta quindi, di avere un area parcheggio, a esclusivo uso delle persone diversamente abili (o come piace dire a noi: con diverse abilità), le cosiddette strisce gialle con il cartello davanti “Parcheggio riservato alle persone con disabilità”.

Quante postazioni sono?

«Qui siamo a San Giovanni di Sinis, ne abbiamo quattro, dedicate interamente alla disabilità. Attenzione, il parcheggio riservato, quello vero, è quello che oltre ad avere lo stallo, a suo fianco, ha un buon metro di strisce zebrate gialle, che consentono la discesa dall’auto in comodità»

Bravo Signor Sindaco, ha ricordato una cosa importante. Quelle strisce zebrate non sono juventine, ma sono segnate, perché possano permettere ad un paraplegico o a chiunque abbia problemi motori di poter scendere dall’auto. Quindi, bisogna ricordarsi che DEVONO ESSERE LASCIATE LIBERE.

«In questa spiaggia, noi abbiamo tre postazioni con pedane in legno e ombrelloni piuttosto grandi. Sono gestibili in autonomia, la persona con disabilità che arriva, se dovesse trovare libero, può tranquillamente sistemarsi liberamente. In proporzione alle postazioni, abbiamo visto che una sedia job è sufficiente, ed è collocata vicino ai parcheggi. Poi, si usa il solito metodo “Scientifico”, ci si mette d’accordo. Non bisogna mai appropriarsi di utilizzo esclusivo, perché è un diritto di tutti utilizzarla»

Poi a pochi passi, c’è un ottimo punto di ristoro. Bagni?

«Stavo dimenticando, un bagno chimico, riservato alle persone con disabilità. Un bagno autonomo, perché non c’è un sistema fognario. Il bagno è chiuso a chiave da un lucchetto, e la chiave del lucchetto, si trova nella sacca della sedia job. Viene pulito tutti i giorni. È un bagno pubblico, ma è riservato solo alle persone con disabilità.

C’è anche una passerella, che parte dai parcheggi e arriva sino al mare. Abbiamo sistemato anche una scopa, utilizzabile dai volontari per pulirla dalla sabbia, in caso di forti raffiche di vento.

Ci tengo anche a dire, non solo la balneazione accessibile, abbiamo reso anche la navigazione accessibile, perché nel porticciolo qui a fianco, abbiamo fatto in modo che ogni postazione per le barche, avesse dei ganci che possano agganciarsi alla carrozzina e accompagnarla sulla barca appunto.

La spiaggia è di tutti e lo deve diventare ancora di più, con un momento di accessibilità vera, non dichiarata, ma raccontata.

Io credo che ogni comune nel suo piccolo, possa dare un contributo per rendere confortevole a chiunque, anche lo svago al mare.».

Daniele Cardia

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